I drammi del coronavirus sembravano far emergere in tutti la solidarietà, la commozione, il senso della fratellanza nella fragilità. Per evitare che l’isolamento si trasformi in meditazione, riflessione e propositi di società migliore, i demagoghi e i professionisti dell’odio tornano all’attacco. Preoccupati solo del proprio personale destino politico. Sta ad ogni singolo cittadino fermarli. Cominciando da un uso saggio e ragionato dei social, che sono oggi le uniche piazze frequentate.