Blog collettivo fondato e coordinato da Nando Cianci - Anno VIII - 2024
In occasione dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo pubblichiamo alcuni brani di riflessione sulla guerra e la Resistenza in Abruzzo tratti dall’ultimo volume dello storico Costantino Felice, Mezzogiorno tra identità e storia, Catastrofi, retoriche, luoghi comuni, Donzelli, Roma 20171.
Luci ed ombre dei comportamenti umani nel contesto degradato e rischioso della guerra, che conosce tanto la generosità e l’eroismo quanto gli egoismi e la viltà. Il caso emblematico dell'Abruzzo.
Più che a demolire i monumenti del passato, dovremmo essere più attenti nell’innalzare quelli della contemporaneità. Senso critico e studio della storia fanno progredire la civiltà molto più delle scorciatoie demolitorie. Il passato sta con noi anche quando è duro da portare.
di NANDO CIANCI
Può un monumento essere razzista? E un libro? Una pittura? Una musica? La risposta, per quanto bizzarra (e un po’ provocatoria) possa apparire, sta nel tempo in cui essi vengono eretti o composti.
Lo sono, certamente, se realizzati in un’epoca in cui la cultura e il senso comune hanno acquisito il concetto che l’origine dell’uomo non è poligenica, o perlomeno non lo è nel senso (che in passato ebbe sostenitori illustri) che la “razza” bianca discenderebbe da Adamo, quella nera da Caino o Sem, quella rossa da Lamech, quella ebrea da Cam. Con una conseguente gerarchia che giustifica il dominio di una razza sulle altre.
Caduta in disuso, tanto a destra che a sinistra, la pratica della partecipazione popolare è stata sostituita dall’idea dell’uomo solo al comando. In nome della velocità decisionista e dell’efficacia della battaglia mediatica. Con un restringimento degli spazi democratici che contrasta con i principi della nostra Costituzione. Le vie della democrazia e della conoscenza sono inscindibili, ma molti intellettuali non se ne accorgono.
Il rovesciamento della nuvola fantozziana: da persecuzione a consolazione. La nostra memoria depositata fuori dal tempo, dallo spazio e dalle attrezzature informatiche. Si profila una nuova fase evolutiva della specie umana?
Necessita un'educazione civica all'altezza dei tempi: non si può andare su Marte in monopattino.
L'articolo (Cloud) qui a fianco, nella rubrica La Neolingua
Gli Invincibili che non vinsero mai: L'epopea di undici ragazzi che col pallone tra i piedi disegnavano la perfetta sintesi tra poesia del gesto e concretezza del risultato. E che incarnarono ideali troppo alti per essere racchiusi nei recinti angusti della competizione sportiva. L'articolo completo in fondo a questa pagina, nella rubrica La lepre e la tartaruga..
Nel mentre le intelligenze artificiali aprono scenari e problemi inediti all’umanità e vengono messi in gioco il ruolo stesso dell’uomo nel controllo del proprio destino e la possibilità di vita e di lavoro per le popolazioni del pianeta, i “politici” ci intrattengono sui contenuti delle proprie colazioni e sui loro personali turbamenti esistenziali. Urge svegliarsi dal sonno mediatico.
Basta beneficiare di qualche decina di clic su una piattaforma per proclamarsi detentori di ogni sapere e zittire scienziati, ricercatori, studiosi, portatori di esperienze di vita illuminanti? La derisione degli intellettuali ha sempre accompagnato il sorgere delle dittature.
Con l’incattivirsi dei rapporti umani, anche l’etica viene affidata alle macchine. Che, però, sono del tutto indifferenti ai problemi morali e riconoscono un solo fine alla loro azione: funzionare.
Le campagne di odio condotte nella vita pubblica stimolano l’esplosione di istinti belluini. Con seri pericoli per la tenuta civile e democratica del Paese. Eppure gli uomini si sono uniti in società per solidarizzare, non per azzannarsi.