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LO STRANIERO

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UCCELLLO AL GELO Una poesia 

                       di SANDRO CIANCI

 

 

 

 

Nel cielo

bruciavano a mille a mille

parole di vento

 

A goccia a goccia

scendeva il freddo

sugli uccelli

fermi nell’equilibrio precario

di una luce morta

dove il mandorlo sapeva

pugnali di gelo

serrati sopra il cuore della mitezza

 

Ma quando tutto questo

ebbe una fine

fu quel suo silenzio

il seme

della prima pianta.